domenica 21 novembre 2010

Cattivo scetticismo (Conversazioni)

Questo è il primo di una categoria di post che chiamerò conversazioni, e che sono intese per riflettere in generale insieme a chi vorrà partecipare su alcuni aspetti che reputo importanti.

La parola scetticismo ha un certo numero di utilizzi. Tralasciando il significato effettivo che possiamo trovare su questo o quel vocabolario, a me piace pensare allo scettico come ad una persona che dubita di ciò che gli viene posto davanti in qualità di verità o di fatto.
Come tutti gli atteggiamenti che in una certa misura sono sensati, anche questo si presta ad eccessi e cattivi utilizzi, che ultimamente osservo sempre più spesso, soprattutto in internet. A ciascuno di questi abusi mi sono divertito a dare un nome.

Scetticismo ridicolo o ad absurdum
Con la definizione che ho dato sopra non intendo dire che si debba dubitare di tutto. Non dubito mai di affermazioni molto comuni: se qualcuno mi dice che ieri sera ha mangiato una bistecca, non ho motivo di dubitarne. Se aggiunge che la bistecca era di dinosauro, allora mi sento in dovere di verificare.
Credo sia salutare dubitare di affermazioni assolute o che vengono considerate rivoluzionarie, ma non è onestamente scettico dubitare di qualsiasi cosa venga detta da chiunque in qualsiasi momento. Credo che essere scettico serva a costruirsi delle basi cognitive solide (cioè che sono state messe alla prova) per analizzare il mondo, non a potersi dichiarare "uno che non crede a niente". Non ci vuole nessuno sforzo per non credere a niente.

Scetticismo acritico o da lemming
Sembra un ossimoro eppure esistono persone cui piace definirsi scettiche, ma che lo fanno più per posizione che come atteggiamento reale, mentre in realtà vanno dietro ad altri. Essere scettico riguardo a qualcosa che ti è stato indicato da altri è il contrario di essere effettivamente scettico, è un po' come seguire un movimento ideologico.
A tal proposito, guardate la discussione a questo link:
http://forums.randi.org/forumdisplay.php?s=01aa97f022cab1d2c39e447df685c454&f=7
In questo forum qualcuno chiede giustamente "Cosa potrebbe convincervi della verità di un fenomeno paranormale?"
L'ho trovata una domanda molto interessante. La risposta numero 37 è la più idiota che si possa dare: "Crederei solo se ci credessero le seguenti persone..." e seguono una serie di nomi di investigatori/giornalisti/scienziati molto famosi per il loro scetticismo.
Credo che sia semplicemente ridicolo sentirsi orgogliosi di mettere in dubbio alcuni argomenti, se l'unico motivo per cui lo si fa è che lo fanno delle figure di riferimento.
Lo scetticismo non è un movimento ideologico, è un passo verso il pensiero indipendente.

Scetticismo aprioristico o dogmatico
Per quanto io sia un accanito sostenitore del concetto del "fardello della prova", credo che esista un eccesso: dubitare di un argomento che non si conosce bene solo perchè non è molto condiviso o perchè rientra in una certa area tematica.
Per esempio non so niente (o quasi) della sacra sindone. Per quanto rientri, in generale, nella cornice di altri "miracoli" di cui conosco la spiegazione reale e che quindi non riconosco come miracoli, sarebbe poco serio da parte mia dire con assoluta certezza che la sacra sindone è una fandonia gigante. Posso dirlo del sangue di San Gennaro o di Lourdes.
Certo, per uno con il mio sistema di valori e con il mio background culturale è coerente non credere alla sacra sindone, ma non posso certo vantarmi del fatto che so che non è vera: in questo momento non ci credo perchè non mi torna, ma non posso dichiararmi sicuro che sia una bufala finchè non mi sarò documentato.

Volevo condividere questa breve riflessione con voi e chiedervi un parere, se lo avete.

2 commenti:

Unknown ha detto...

"Crederei solo se ci credessero le seguenti persone.."
Sono d'accordissimo nell'affermare che sia un'affermazione stupida, mentre non trovo stupido dire "se tizio ha detto che non ci crede, approfondirò" e viceversa "se tizio ha detto che ci crede, approfondirò"
Il succo se è, se una persona che riteniamo attendibile e seria da un giudizio su una cosa, tendo a porre maggiore attenzione e magari approfondire l'argomento. Io mi sono interessato a Rol, quando ho letto cosa ne pensava Enzo Biagi, uno dei giganti!

B.O.P. ha detto...

Giustissimo. Infatti non hai detto "Lui lo ha detto, quindi ci credo". Hai detto "Lui lo ha detto, quindi approfondirò" e hai deciso poi da solo se era una cosa che trovavi convincente o meno. C'è un'enorme differenza.

E credo che sia valido il contrario "Lui ha detto che non è vero, quindi non ci credo" è ugualmente assurdo. "Lui ha detto che non è vero, quindi approfondirò" invece...

Notare che la conclusione è sempre "Approfondirò".